Pensa!

Pubblicato il da annadalpan

"Considerata l'esistenza così come traspare dai recenti lavori pubblici di Poinçon e Wattman di un dio personale quaquaquaqua dalla barba bianca quaqua fuori del tempo dello spazio il quale dall'alto della sua divina apatia sua divina atambia sua divina afasia ci vuol tanto bene salvo le debite eccezioni non si sa perché ma prima o poi verrà fuori e a somiglianza della divina Miranda soffre con quanti si trovano non si sa perché ma c'è tutto il tempo nel tormento nel fuoco il cui fuoco le fiamme se continua ancora un po' e come dubitarne finiranno per metter fuoco alle polveri nella fattispecie porteranno l'inferno nei cieli a volte così azzurri ancor oggi e calmi così calmi di una calma che pur essendo intermittente è nondimeno la benvenuta ma non anticipiamo (...)tenendo conto dei tentativi di Fartov e Belcher non compiuti non conclusi non si sa perché di Testu e Conard incompiuti inconclusi risulta che l'uomo contrariamente all'opinione contraria che l'uomo di Bresse di Testu e Conard che l'uomo insomma in breve che l'uomo in breve insomma malgrado i progressi dell'alimentazione e dell'eliminazione dei residui va via via dimagrendo e al tempo stesso parallelamente non si sa perché malgrado l'incremento della cultura fisica della pratica degli sport quali quali quali il tennis il calcio la corsa a piedi e in bicicletta il nuoto l'equitazione l'aviazione l'inculazione il tennis il morfinaggio il pattinaggio e su ghiaccio e su asfalto il tennis l'aviazione gli sport invernali estivi autunnali autunnali il tennis sull'erba su legno e su terra battuta l'aviazione il tennis l'hockey su terra su mare e nei cieli la penicillina e succedanei insomma tornando da capo al tempo stesso parallelamente va via via rimpicciolendo non si sa perché (...)avanti il prossimo insomma per farla breve purtroppo avanti il prossimo per le pietre chi può dubitarne tornando da capo ma non anticipiamo tornando da capo la testa al tempo stesso parallelamente non si sa perché malgrado il tennis avanti il prossimo la barba le fiamme i pianti le pietre così azzurre così calme ahimè la testa la testa la testa la testa in Normandia malgrado il tennis le opere abbandonate incompiute più grave le pietre insomma tornando da capo ahimè ahimè abbandonate incompiute la testa la testa in Normandia malgrado il tennis la testa ahimè le pietre Conard Conard... (Parapiglia. Lucky riesce ancora a emettere qualche strillo) Tennis! ... Le pietre!... Calme!... Conard!... Incompiute!..."

No, non sono impazzita, o almeno non del tutto, o non ancora. Sarà questo il mio monologo, la prima volta che salirò su un palco per fare del teatro vero, di quello serio, con il sipario, gli esercizi di riscaldamento e il merda merda merda iniziale. Farò il mio ingresso con una corda al collo, un cappotto, una valigia, un paniere e un seggiolino in mano. Piangerò e tirerò calci e pugni. E poi all'ordine di Sonia: "Pensa!", penserò, penserò queste parole che a forza di ripetere hanno addirittura acquisito un senso.

Avevo deciso di iscrivermi a questo corso di teatro un po' per mettermi alla prova e un po' per prendermi in mano. Ne esco con la parte di Lucky in scarsella e il maestro che mi fa: "ho scelto te perchè questa parte ti dà la possibilità di andare fuori di testa, ne hai bisogno". Ciapa su e porta a casa.

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A
*dea: c'è in sospeso la parte di Godot...oppure quella dell'albero...farò due righe di raccomandazione al maestro...baci donna!<br /> <br /> *nick: nessun problema...tanto io qui sto...tu digli che mi hai visto ;-)
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N
Mi manda il signor Godot per dirti che oggi non viene, ma che verrà sicuramente domani.
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A
non è che avanza una parte anche per me?con lo stesso significato che ti è stato commentato a te dopo averti dato la parte....<br /> dea :)
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