8 marzo 2008
Elisa diventa grande.
11 anni non sono mica uno scherzo.
A 11 anni hai idee, pensieri belli e anche brutti, hai voglia di fare e qualche volta di non fare.
E cominci a pensare che i bambini sono bambini e i grandi sono grandi, e io cosa sono, a 11 anni?
Ragazzina? io ste cose che finiscono in "ina" proprio non le ho mai sopportate.
Preadolescente? devo averla sentita da qualche parte sta parola, ma mi sembra una malattia, non è che mi piace molto...
Te lo dico io cosa sei, Elisa.
Sei Elisa.
E lo sarai sempre.
Sarai Elisa alle medie, alle superiori, a casa, in giardino, sull'autobus, nello sport, con gli amici, coi ragazzi, nella musica, quando cadrai e quando ti rialzerai, quando il tuo corpo cambierà senza che tu lo voglia e quando non cambierà anche se tu lo vuoi, ovunque tu vada, con chiunque tu sia, qualunque cosa tu faccia.
E quindi è questo il mio augurio per te, oggi. Continua ad essere Elisa, sempre.
Pensa con la testa di Elisa, non diventare mai branco, pecora. Ascolta, rifletti, confronta, chiedi, rispondi, ragiona, discuti e mettiti in discussione, piangi, ridi, soffri, sbaglia, parla, tocca, incontra davvero, stringi mani, guarda occhi. Ma fallo sempre da Elisa.
La vita è un po' una pista di pattinaggio sai, è scivolosa, basta una distrazione per farti cadere. E ogni tanto ci si fa pure un gran male. Ogni tanto ti verrà voglia di restare lì, seduta sul ghiaccio a congelarti le chiappe finchè qualcuno viene a prenderti. Ma la musica intorno a te continuerà comunque, quindi tanto vale rialzarti e continuare questa mervigliosa coreografia, che è la tua vita.
Io sarò sempre lì sugli spalti. Non impedirò che tu cada, ma sarò lì ad incitarti, applaudirti, lanciarti un fiore e a farti un culo così quando non vorrai rialzarti. La pista è tua e di nessun altro e la musica la scegli tu.
Ti voglio prorpio un gran bene cuginetta.
anna